TERRAFERMA in uscita il 15 giugno 2019
“TERRAFERMA” è il terzo disco di Gerardo Attanasio, prodotto da Fabio Rizzo e il cantautore stesso, in uscita il 15 giugno 2019 per Blue bell dischi. È un disco di sole
“TERRAFERMA” è il terzo disco di Gerardo Attanasio, prodotto da Fabio Rizzo e il cantautore stesso, in uscita il 15 giugno 2019 per Blue bell dischi. È un disco di sole
Mi è capitato di vagare ospite di amici, o amici di amici, che hanno vissuto la beata condizione di “studenti fuori sede” in centro Italia. Ricordo l’alcool, il freddo pungente,
Ho avuto il piacere di lavorare a questa versione di una bellissima canzone di Yvette Buillet, cantautrice arpitana che scrive in patois. Una lingua aspra il franco provenzale, con suoni
Ti distrai scrivendo canzoni e ti risvegli in un paese razzista. Aldilà del disco che arriverà, oggi esce un singolo a cui ho lavorato velocemente nei ritagli di tempo: un’istantanea.
Da marzo 2017 ho dato vita al Teatro C.a.t. di Castellammare di Stabia a una rassegna dedicata alla canzone d’autore, ispirata dalla storica invenzione di Giancarlo Cesaroni nell’omonimo locale trasteverino. L’idea
Ricamo Editoriale, partendo da Torino ed espandendo la sua rete in Campania, Puglia e Toscana, presenta un corso di scrittura creativa dedicato al racconto, in collaborazione con Golem
Ricordo quando un anno al liceo si studiava Dante, a cui erano destinate le ultime due ore del martedì. Arrivati a giugno eravamo stremati, soprattutto dal soporifero tono con cui
AMAR PERDONA vincitrice Premio Lunezia 2015, sezione Musicare i poeti.”Dante è Pop! E, soprattutto, la Commedia è stata scritta per la gente e fra la gente è destinata ad andare.
Gerardo Attanasio, classe 1983, è un cantautore italiano vincitore della Targa Siae al Premio Pigro 2008 e Premio Lunezia “Musicare i poeti” 2015 con musica su testo dantesco.
Adolescente comincia a suonare in diverse band della provincia napoletana di cui scrive l’intero repertorio inedito.
Autoproduce da solista due demo: Partenze & ritorni (2004) e In due ore (2006).
Si diploma come paroliere al CET di Mogol. Vince svariati premi per approdare poi al primo disco nel 2009, Vivere lento, in cui comincia ad esplorare il linguaggio della canzone d’autore spostandolo verso sonorità di matrice rock.
Intanto si è laureato in lettere classiche all’Università di Napoli Federico II con una tesi in filologia classica sul mondo classico nella canzone di Fabrizio De André.
La letteratura infatti è una passione che resterà centrale all’interno della sua personale ricerca artistica e umana.
Comincia a dedicarsi alla produzione musicale curando stabilmente le sonorizzazioni e le musiche di spot e documentari per CGIL. Scrive colonne sonore per cortometraggi e produce diversi dischi di piccole realtà della provincia napoletana. Si diploma come tecnico del suono presso Spazio musica, EDEXCELL. Lavora come musicista di scena per la Compagnia di Teatro Cat di Castellammare di Stabia con cui vanta una collaborazione pluridecennale. Per lo stesso teatro idea una rassegna mensile dedicata alla canzone d’autore chiamata Folkstudio reloaded, di cui è direttore artistico.
Nel 2014 produce il suo secondo album, I canti dell’ontano, in cui spinge la canzone d’autore verso territori sempre più sperimentali ottenendo diversi riconoscimenti e tanti apprezzamenti da parte della critica: “è uno dei segreti meglio custoditi del cantautorato italiano” Francesco Nunziata (Ondarock), “Un oceano di ricerche, esperienze e intuizioni (…) separa queste prime prove dal secondo “I canti dell’ontano”. Attanasio predispone un edificio di produzione – per quasi un’ora di durata – che ha dello sbalorditivo.” Michele Saran (Ondarock).
Il suo carattere schivo lo porta a prediligere l’aspetto della produzione e della scrittura piuttosto che la dimensione live, questo non gli impedisce di girare lo stivale solo chitarra e voce.
Intanto come paroliere arriva allo Zecchino d’oro nel 2013 con Ninnaneve e nel 2015 con Resterà con te e Il contrabbasso, mentre vincerà il Premio Lunezia “Musicare i poeti” dello stesso anno con Amar perdona, scritta su testo dantesco.
Nel 2018 pubblica Canzone per Giulio | Kumbaya, my love, un singolo di due canzoni dedicate ai diritti umani con una delle quali arriverà in finale al premio Pierangelo Bertoli.
Cova in pancia dagli anni dell’università il desiderio di regalare alla propria terra un disco luminoso che abbia i suoi stessi colori. Gira la Grecia in auto alla ricerca di risonanze segrete con le storie che ha in mente di raccontare e dopo un lungo processo di ricerca, scrittura e pre-produzione, nel 2018 sceglie come partner alla regia artistica Fabio Rizzo (Indigo) per chiudere il lavoro, registrandolo tutto a Castellammare di Stabia presso il suo studio, Blue bell project studio e chiudendo i mix a Palermo presso Indigo.
Il 15 giugno 2019 pubblica il suo terzo album: Terraferma, dedicato ad alcuni miti della provincia napoletana, declinando strumenti tradizionali come la chitarra battente all’interno di scenari rock, creando un vero e proprio scontro di mondi (contadino e industriale) che contribuisce a dar vita a un immaginario variegato, colorato, che spinge la canzone verso territori assolati, sporchi di sale. Le liriche si fanno asciutte come le pietre dei templi greci e la semplicità, sintattica e armonica, nasconde un intenso lavoro di limatura che restituisce freschezza e spontaneità a tutto il disco.
Dopo l'esordio nel 1996 con l'ep "In due ore", nel 1999 arriva il primo album dal titolo "Vivere lento"; una vera e propria raccolta in cui vengono messe insieme nove tracce molto diverse fra loro: il tentativo è quello di rinnovare le sonorità della canzone d'autore più tradizionale. Dopo premi, colonne sonore e partecipazioni, e un affinamento sui temi della scrittura e dell'armonizzazione arriva nel 2014 l'album "I canti dell'Ontano" che ottiene una calorosa accoglienza di critica e pubblico. Un lavoro che immerge l'ascoltatore in un modo non solo fatto di suoni ma di sensazioni e profumi boschivi e lontani. Nel 2015 Con la canzone "Amar perdona" vince il Premio Lunezia
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